L’ipertensione arteriosa rappresenta insieme all’età il più importante fattore di rischio per ictus. L’ottimizzazione del controllo pressorio rappresenta quindi il più efficace strumento di prevenzione di questa temibile complicanza. Nella fase acuta dell’ictus il controllo della pressione arteriosa appare non meno rilevante sia pur con target diversi a seconda del fatto che si tratti di ictus ischemico o emorragico. Ma non solo. Michele Stornello, dell’Azienda Sanitaria Provinciale Siracusa Ospedale “Umberto I”, spiega come l’ipertensione arteriosa rappresenti anche un importante fattore di rischio per deterioramento cognitivo e demenza, in ragione della sua capacità di determinare lesioni ischemiche, silenti o clinicamente manifeste, e di innescare e potenziare i meccanismi neurodegenerativi sottesi allo sviluppo e alla progressione del danno cognitivo.