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I disturbi del sonno, i fattori psico-sociali e l’inquinamento acustico sono fattori di rischio per l’ipertensione arteriosa, spiega il professor Agostino Virdis dell’Università di Pisa. La sindrome delle apnee ostruttive del sonno, presente in circa il 50% dei pazienti ipertesi, è considerata una causa di ipertensione resistente e il suo trattamento è associato ad una riduzione dei valori pressori e della mortalità cardiovascolare. Tra i fattori psico-sociali, lo stress, i disturbi dell’umore, nonché un basso stato socio economico, sono legati alle malattie cardiovascolari ed all’ipertensione arteriosa. L’esposizione a rumore ambientale, inteso come traffico stradale o aereo, è correlata alla presenza di diverse condizioni cardiovascolari, tra le quali l’ipertensione arteriosa.