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Quando un paziente iperteso diventa un paziente difficile? Quando alcune comorbilità rendono complicata la normalizzazione dei suoi valori pressori, spiega Stefano Taddei, Università di Pisa. È il caso del paziente iperteso con insufficienza renale cronica, che richiede spesso l’utilizzo di un monitoraggio della pressione delle 24 ore, e che necessita di diuretici. Ma anche del paziente obeso, la cui iperattività simpatica richiede l’utilizzo di terapie farmacologiche non sempre ovvie. Infine, del paziente che assume cronicamente farmaci che aumentano i valori pressori, tra i quali FANS, contraccettivi orali, o alcuni nuovi antitumorali.